Premessa

L’Illuminazione del museo archeologico di Himera risponde alle esigenze di valorizzazione attraverso la luce artificiale, alle esigenze di affidabilità e rispetto per l'ambiente.Per questo si è elaborato un progetto illuminotecnico che ha nello stesso tempo  un impatto minimo sull'edificio  ma che riesce a mettere in luce e valorizzare i reperti archeologici, le didascalie e quanto altro consenta una fruizione emozionale dello spazio; assicurando contemporaneamente  la luminosità di fondo necessaria al movimento in sicurezza dei Visitatori.

Le finalità e le scelte

L'obbiettivo era quello di ottenere il miglior risultato espositivo senza dovere intervenire sull'edificio stesso con l'applicazione di corpi illuminanti alle pareti perché, oltre a squalificare gli spazi, rendendo anche meno fruibili le stesse pareti e non offrirebbero le migliori possibilità di valorizzare i reperti archeologici.
Infatti dalla posizione perimetrale essi non potrebbero assicurare la corretta incidenza della luce sui pannelli didascalici e sui reperti, ed inoltre i fasci di luce usati in modo radente o rivolti verso l'interno degli spazi  creerebbero aggressioni di luce ravvicinata e rischi di abbagliamento.
Pertanto è stato fondamentale l'impiego di un sistema illuminante articolato su binari che permette di utilizzare la luce dall'interno verso l'esterno e di valorizzare oggetti e superfici trovando la più corretta incidenza della luce. L’uso di proiettori a LED ERCO di ultima generazione  assicurano un ottimo comfort visivo.
La gestione dei singoli proiettori è stato affidato ad un sistema di controllo digitale DALI HELVAR composto da una centralina che  semplifica al massimo l'impianto elettrico e la futura gestione dell'impianto. Si potranno predisporre  scenografie di luce che verranno richiamate con un semplice ed unico comando.